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230 LEONARDO DA VINCI [§ 725

e sia lo sferico opaco nms posato sopra la terra ac nel punto s, e l'arco abc sia il nostro emisfero; dico che l'ombra che fa esso sferico sopra la terra dove si posa sarà più oscura che l'antidetta, per l'ottava che dice: ogni causa è fatta partecipe della sua causa, onde seguita che la terra, causa di tale ombra, darà l'ombra più oscura, che sarà in sè più oscura; adunque, essendo più oscura l'ombrata che l'illuminata, lì è concluso.


726. Delle ombre de' corpi alquanto trasparenti.

Nessun corpo partecipante di trasparenza fa ombra oscura se non è ombrato dall'oscurità delle ombre di molti altri simili corpi, come sono le foglie degli alberi, che fanno le ombre l'una sopra l'altra.


727. Dell'ombra maestra che sta infra il lume incidente ed il riflesso.

Nota la vera figura che ha l'ombra maestra, la quale s'interpone infra il lume riflesso ed il lume incidente. Questa tale ombra non si taglia, nè ha fine se non insieme col membro sopra il quale si appoggia, ed i suoi lati sono di varie distanze dal suo mezzo e di varie conterminazioni con esso lume incidente e riflesso. Imperocchè alcuna volta si mostra di termini noti ed alcuna volta di termini insensibili; alcuna volta si piega della sua rettitudine, alcuna volta osserva rettitudine; alcuna volta i termini sono distanti ineguali dal mezzo dell'ombra principale; e di questo discorso si comporrà un libro.


728. De' termini de' corpi che prima si perdono di notizia.

I termini de' corpi opachi sono quelli de' quali in brevissima distanza si perde la notizia; questa di che si predice il perdimento della notizia è la superficie dei corpi, per altro modo detta termine de' corpi densi, la quale, non avendo corpo, non dà di sè spedita notizia e tanto meno ne dà quanto essa è più remota dal suo investigatore.


729. De' termini de' corpi opachi.

I veri termini de' corpi opachi mai saranno veduti con spedita cognizione; e questo nasce perchè la virtù visiva non si causa in punto com'è provato nella terza del quinto di prospettiva, dove dice: la virtù visiva essere infusa per tutta la pupilla dell'occhio; adunque, essendo la pupilla abc che vede il termine del corpo n nello estremo m occupare nella parete gh tutto lo spazio def, perchè la parte superiore a