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a 719] | trattato della pittura - parte quinta | 227 |
potenza, perchè il suo angolo è minore che il suo compagno; l’angolo ed sarà di minor lume perchè lì non vede; manca il lume ms ed il lume vx, ed i loro angoli sono assai disformi; l’angolo k e l’angolo f sono messi in mezzo ciascun per sè da angoli molto disformi l’uno dall’altro, e però saranno di poco lume, perchè in k vede solamente il lume pt, ed in f non vede se non tq; og sarà l’ultimo grado di lume perchè lì non vede nessuna parte del lume dell’orizzonte, e sono quelle le linee che un’altra volta ricompongono una piramide simile alla piramide c, la quale piramide l si troverà nel primo grado di ombra, perchè ancora essa cade infra eguali angoli; ed essi angoli si drizzano e si sguardano per una linea retta che passa dal centro del corpo ombroso, e s’accoppia al mezzo del lume; le specie luminose moltiplicate nei termini della finestra ne’ punti ab fanno un chiarore che circonda l’ombra derivativa creata dal corpo ombroso nel luogo 4 e 6; le specie oscure si moltiplicano in og e finiscono in 7 e 8.
719. Ogni ombra fatta dai corpi si dirizza colla linea del mezzo ad un solo punto fatto per intersecazione di linee luminose nel mezzo dello spazio e grossezza della finestra.
La ragione premessa di sopra chiaramente appare per esperienza; imperocchè figurerai uno sito colla finestra a tramontana, la quale sia sf, vedrai all’orizzonte di levante produrre una linea, che toccando i due angoli della finestra of capiterà in d, e l’orizzonte di ponente produrrà la sua linea toccando gli altri due angoli della finestra rs e finirà in c, e questa intersecazione viene appunto nel mezzo dello spazio e della grossezza della finestra: ancora ti confermerai meglio questa ragione col porre due bastoni come nel luogo di gh; vi vedrai la linea fatta dal mezzo dell’ombra reale drizzarsi al centro m e coll’orizzonte nf.