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190 LEONARDO DA VINCI [§ 579

579. Qualità di ombre.

Infra le eguali alleviazioni di luce tal proporzione sarà da oscurità a oscurità delle generate ombre, qual sarà da oscurità a oscurità de' colori ove tali ombre son congiunte.


580. Del moto dell'ombra.

Sempre il moto dell'ombra è più veloce che il moto del corpo che la genera, essendo il luminoso immobile. Provasi, e sia il luminoso a, e l'ombroso b, e l'ombra d; dico che in pari tempo si muove l'ombroso b in c che il d ombra si muove in e; e quella proporzione è da velocità a velocità fatta in un medesimo tempo, qual è da lunghezza di moto a lunghezza di moto; adunque quella proporzione che ha la lunghezza del moto fatto dall'ombra b insino in c, colla lunghezza del moto fatto dall'ombra d in e, tale hanno infra loro le predette velocità de' moti. Ma se il luminoso sarà eguale in velocità al moto dell'ombroso, allora l'ombra e l'ombroso saranno eguali infra loro di moti eguali. E se il luminoso sarà più veloce dell'ombroso, allora il moto dell'ombra sarà più tardo che il moto dell'ombroso. Ma se il luminoso sarà più tardo che l'ombroso, allora l'ombra sarà più veloce che l'ombroso.


581. Dell'ombra piramidale.

L'ombra piramidale generata dal corpo parallelo sarà tanto più stretta che il corpo ombroso, quanto la semplice ombra derivativa sarà tagliata più distante dal suo corpo ombroso.


582. Della semplice ombra derivativa.

La semplice ombra derivativa è di tre sorta, cioè una finita in lunghezza e due infinite: la finita è piramidale, e delle infinite una ve n'è colonnale e l'altra dilatabile, e tutte e tre sono di lati rettilinei; ma l'ombra concorrente, cioè piramidale, nasce da ombroso minore del luminoso, e la colonnale nasce da ombroso eguale al luminoso, e la dilatabile da ombroso maggiore del luminoso.


583. Dell'ombra derivativa composta.

L'ombra derivativa composta è di due sorta, cioè colonnale e dilatabile.