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a 570] | trattato della pittura - parte quinta | 187 |
568. Se l'ombra primitiva è più potente che l'ombra derivativa.
L’ombra primitiva, essendo semplice, sarà di eguale oscurità dell’ombra semplice derivativa. Provasi, e sia l’ombra semplice primitiva de, e la semplice derivativa sia fg; dico per la quarta di questo, dove dice: tenebre è privazion di luce, adunque la semplice ombra è quella che non riceve alcuna riflessione illuminata, e per questo resta tenebrosa, come de che non vede il lume a, nè ancora l’ombra semplice derivativa fg non lo vede, e per tanto vengono ad essere infra loro esse ombre di eguale oscurità, perchè l’una e l’altra è privata di luce e di riflesso luminoso.
569. De' moti delle ombre.
I moti delle ombre sono di cinque nature, de’ quali il primo diremo essere quello che muove l’ombra derivativa insieme col suo corpo ombroso, ed il lume causatore di essa ombra resta immobile; il secondo diremo quello del quale si muove l’ombra ed il lume, ma il corpo ombroso è immobile; il terzo sarà quello dal quale si muove il corpo ombroso ed il luminoso, ma con più tardità il luminoso, che l’ombroso; nel quarto moto di essa ombra si muove più veloce il corpo ombroso che il luminoso,1 e nel quinto i moti dell’ombroso e del luminoso sono infra loro eguali. E di questo si tratterà distintamente al suo luogo.
570. Percussione dell'ombra derivativa e sue condizioni.
La percussione dell’ombra derivativa non sarà mai simile all’ombra primitiva, s’essa non ha condizioni: prima, che il corpo ombroso non abbia angoli, nè sia traforato, nè frappato; seconda, che la figura del corpo luminoso sia di figura simile alla figura del corpo ombroso; terza, che la grandezza del corpo luminoso sia eguale alla grandezza del corpo ombroso; quarta, che la superficie del raggio ombroso sia in ogni lato di eguale lunghezza; quinta, che la percussione dell’ombra derivativa sia creata infra angoli eguali; sesta, che tal percussione sia fatta in parete piana ed unita.
- ↑ L’edizione viennese propone: «più veloce il corpo luminoso che l’ombroso».