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186 leonardo da vinci [§ 563]

563. Dell’ombra derivativa, la quale è molto più tarda che l’ombra primitiva.

È possibile ancora che l’ombra derivativa sia molto più tarda che l’ombra primitiva. Provasi, e sia che il corpo ombroso bc si muova sopra il piano ne tutto lo spazio ce, e che la sua ombra derivativa sia nella contrapposta parete de; dico che l’ombra primitiva bc si muoverà tutto lo spazio bd, che l’ombra derivativa non si partirà del de.


564. Dell’ombra derivativa che sarà eguale all’ombra primitiva.

Il moto dell’ombra derivativa sarà eguale al moto dell’ombra primitiva quando il luminoso, causatore dell’ombra, sarà di moto eguale al moto del corpo ombroso, o vuoi dire dell’ombra primitiva, altrimenti è impossibile; perchè chi cammina per ponente dalla mattina alla sera avrà la prima parte del dì l’ombra più tarda, andando innanzi al camminante, che non è esso camminatore; e nell’ultima metà del dì l’ombra sarà molto più veloce al fuggire indietro, che il corpo ombroso ad andare innanzi.


565. Dell’ombra derivativa remota dall’ombra primitiva.

I termini dell’ombra derivativa saranno più confusi, i quali saranno più distanti all’ombra primitiva. Provasi, e sia ab luminoso; è cd l’ombroso primitivo, ed ed è la semplice ombra derivativa, e cge è il termine confuso di essa ombra derivativa.


566. Natura ovvero condizione dell’ombra.

Nessuna ombra è senza riflesso, il quale riflesso l’aumenta o la indebolisce; e quella riflessione l’aumenta, la quale nasce da cosa oscura più di essa ombra; e quell’altra riflessione la indebolisce, ch’è nata da cosa più chiara di essa ombra.


567. Qual è l’ombra aumentata.

L’ombra aumentata è quella nella quale solo riflette la sua ombra derivativa, a sia il luminoso, bc sia l’ombra primitiva ovvero originale, e dg sarà l’ombra originata.