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a 441] trattato della pittura - parte terza 147

Questo c’insegna il sole veduto dietro alle piante senza foglie, che tutte le loro ramificazioni che si trovano a riscontro del corpo solare sono tanto diminuite, che esse restano invisibili. Il simile farà un’asta interposta fra l’occhio e il corpo solare.

I corpi paralleli posti per lo dritto, essendo veduti infra la nebbia, s’hanno a dimostrar più grossi da capo che da piedi. Provasi per la nona, che dice: la nebbia o l’aria grossa penetrata dai raggi solari si mostrerà tanto più bianca, quanto essa è più bassa.

Le cose vedute da lontano sono sproporzionate, e questo nasce perchè la parte più chiara manda all’occhio il suo simulacro con più vigoroso raggio che non fa la parte sua oscura. Ed io vidi una donna vestita di nero con panno bianco in testa, che si mostrava due tanti maggiore che la grossezza delle sue spalle, le quali erano vestite di nero.


441. Delle città ed altre cose vedute all’aria grossa.

Gli edifici delle città veduti sotto l’occhio ne’ tempi delle nebbie e delle arie ingrossate dai fumi de’ loro fuochi, od altri vapori, sempre saranno tanto meno noti quanto e’ sono in minor altezza, e per il converso saranno tanto più spediti e noti quanto si vedranno in maggior altezza. Provasi per la quarta di questo, che dice: l’aria esser tanto più grossa quanto è più bassa, e tanto più sottile quanto è più alta. E questo si dimostra per essa quarta posta in margine; e diremo la torre af esser veduta dall’occhio n nell’aria grossa, la quale si divide in quattro gradi, tanto più grossi, quanto sono più bassi.

Quanto minor quantità d’aria s’interpone fra l’occhio e la cosa veduta, tanto meno il colore d’essa cosa parteciperà del colore di tale aria. Seguita che quanto maggior quantità sarà d’aria interposta infra l’occhio e la cosa veduta, tanto più la cosa parteciperà del colore dell’aria interposta. Dimostrasi: essendo l’occhio n al quale concorrono le cinque specie delle cinque parti della torre af, cioè abcdef, dico che se l’aria fosse d’uniforme grossezza, tal proporzione avrebbe la partecipazione del colore dell’aria che acquista il piè della torre, f, con la partecipazione del colore dell’aria che acquista la parte della torre b, quale è la proporzione che ha la lunghezza della linea fm con la linea bs. Ma per la passata, che prova l’aria non essere uniforme nella sua grossezza, ma tanto più grossa quanto essa è più bassa, egli è necessario che la proporzione de’ colori in che l’aria tinge di sè le parti della torre b ed f sieno di maggior proporzione che la proporzione sopradetta, conciossiachè la linea mf, oltre all’essere più lunga che la linea sb, passa per l’aria, che ha grossezza uniformemente disforme.