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122 | leonardo da vinci | [§ 351 |
351. Del moto semplice dell’uomo.
Moto semplice nell’uomo è detto quello ch’e’ fa nel piegarsi semplicemente innanzi, o indietro, od in traverso.
352. Del moto composto fatto dall’uomo.
Il moto composto nell’uomo è detto quello che per alcuna operazione si richiede piegarsi in giù ed in traverso in un medesimo tempo. Adunque tu, pittore, fa i movimenti composti, i quali siano integralmente alle loro composizioni, cioè se uno fa un atto composto mediante la necessità di tale azione, che tu non l’imiti in contrario col fargli fare un atto semplice, il quale sarà poi remoto da essa azione.
353. De’ moti appropriati agli effetti degli uomini.
I moti delle tue figure debbono essere dimostrativi della qualità della forza, quale conviene da quelle usare a diverse azioni; cioè che tu non faccia dimostrare la medesima forza a quel che leva una bacchetta, la quale sia conveniente all’alzare d’un trave. Adunque fa loro diverse1 le dimostrazioni delle forze secondo la qualità de’ pesi da loro maneggiati.
354. De’ moti delle figure.
Non farai mai le teste dritte sopra le spalle, ma voltate in traverso, a destra o a sinistra, ancorachè esse guardino in su o in giù, o dritto, perchè gli è necessario fare i lor moti che mostrino vivacità desta e non addormentata. E non fare i mezzi di tutta la persona dinanzi o di dietro, che mostrino le loro rettitudini sopra o sotto agli altri mezzi superiori o inferiori; e se pure li vuoi usare, fàllo ne’ vecchi: e non replicare i movimenti delle braccia o delle gambe, non che in una medesima figura, ma nè anche nelle circostanti e vicine, se già la necessità del caso che si finge non ti costringesse.
In questi tali precetti di pittura si richiede il modo di persuadere la natura de’ moti, come agli oratori quella delle parole, le quali si comanda non essere replicate se non nelle esclamazioni; ma nella pittura non accade simil cosa; perchè le esclamazioni sono fatte in varî tempi, e le replicazioni degli atti son vedute in un medesimo tempo.
- ↑ Nel codice: «fa loro preparare».