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a 350] | trattato della pittura - parte terza | 121 |
348. Delle membra che piegano, e che officio fa la carne che le veste in essi piegamenti.
La carne che veste le giunture delle ossa, e le altre parti ad esse vicine, crescono e diminuiscono nelle loro grossezze secondo il piegamento o estensione delle predette membra, cioè crescono dalla parte di dentro dell’angolo che si genera ne’ piegamenti de’ membri e s’assottigliano e si estendono dalla parte di fuori dell’angolo esteriore; ed il mezzo che s’interpone fra l’angolo convesso ed il concavo partecipa di tale accrescimento o diminuzione, ma tanto più o meno quanto le parti sono più vicine o remote dagli angoli delle dette giunture piegate.
349. Del voltare la gamba senza la coscia.
Impossibile è il voltar la gamba dal ginocchio in giù senza voltare la coscia con altrettanto moto, e questo nasce perchè la giuntura dell’osso del ginocchio ha il contatto dell’osso della coscia internato e commesso con l’osso della gamba, e solo si può muovere tal giuntura innanzi o indietro, nel modo che richiede il camminare e l’inginocchiarsi; ma non si può mai muovere da quella lateralmente, perchè i contatti che compongono la giuntura del ginocchio non lo comportano; imperocchè se tal giuntura fosse piegabile e voltabile, come l’ossa dell’adiutorio che si commette nella spalla, e come quello della coscia che si commette nelle anche, l’uomo avrebbe sempre piegabili così le gambe per i loro lati come dalla parte dinanzi alla parte di dietro, e sempre tali gambe sarebbero torte; ed ancora tal giuntura non può preterire la rettitudine della gamba, ed è solo piegabile innanzi e non indietro, perchè se si piegasse indietro, l’uomo non si potrebbe levare in piedi quando fosse inginocchiato, perchè nel levarsi di ginocchioni, delle due ginocchia prima si dà il carico del busto sopra l’uno de’ ginocchi e scaricasi il peso dell’altro, ed in quel tempo l’altra gamba non sente altro peso che di se medesima, onde con facilità leva il ginocchio da terra, e mette la pianta del piede tutta posata alla terra; dipoi rende tutto il peso sopra esso piede posato, appoggiando la mano sopra il suo ginocchio, ed in un tempo distende il braccio, il quale porta il petto e la testa in alto, e così distende e drizza la coscia col petto e si fa dritto sopra esso piede posato insino che ha levato l’altra gamba.
350. Delle pieghe della carne.
Sempre la carne piegata è grinzita dall’opposita parte da che essa è tirata.
L. da Vinci — Trattato della pittura. | 16 |