Pagina:Leonardo - Trattato della pittura, 1890.djvu/143

a 163] trattato della pittura - parte seconda 69

161. De’ riflessi duplicati e triplicati.

I riflessi duplicati sono di maggior potenza che i riflessi semplici, e le ombre che s’interpongono infra il lume incidente ed essi riflessi sono di poca oscurità. Sia a il luminoso; an, as i diretti; sn sian le parti dei corpi illuminate; ob siano le parti d’essi corpi illuminate dai riflessi; ed il riflesso ane è il riflesso semplice; ano, aso è il riflesso duplicato. Il riflesso semplice è detto quello che solo da un illuminato è veduto, e il duplicato è visto da due corpi illuminati, e il semplice e è fatto dall’illuminato bd: il duplicato o si compone dell’illuminato bd e dell’illuminato dr; e l’ombra sua è di poca oscurità, la quale s’interpone infra il lume incidente n ed il lume riflesso no, so.


162. Come nessun colore riflesso è semplice, ma è misto con le specie degli altri colori.

Nessun colore che rifletta nella superficie d’un altro corpo tinge essa superficie del suo proprio colore, ma sarà mista con i concorsi degli altri colori riflessi che risaltano nel medesimo luogo; come il color giallo a che riflette nella parte dello sferico coe, e nel medesimo luogo riflette il colore azzurro b. Dico per questa riflessione mista di giallo e di azzurro, che la percussione del suo concorso tingerà lo sferico; se era in sè bianco, lo farà di color verde, perchè è provato che il giallo e l’azzurro misti insieme compongono un bellissimo verde.


163. Come rarissime volte i riflessi sono del colore del corpo dove si congiungono.

Rarissime sono le volte che i riflessi sieno del colore del corpo dove si congiungono. Sia