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56 parte prima — il sistema leibniziano

Ci resta da occuparci dei mutamenti. Come mutamenti si enumerano volgarmente (e giustamente) i seguenti: generazione, corruzione, aumento, diminuzione, alterazione, e mutamento di luogo o movimento. I moderni ritengono che tutti questi mutamenti si possano spiegare attraverso il solo mutamento di luogo. E la cosa è chiara quanto all'aumento e alla diminuzione: infatti mutamento di quantità avviene, in un tutto, quando una parte muta di luogo e si aggiunge o viene tolta. Resta da spiegare attraverso il movimento la generazione e la corruzione e l'alterazione.... E tanto la generazione e la corruzione quanto l'alterazione possono spiegarsi attraverso mi sottile movimento delle parti: per esempio, poiché è bianco ciò che riflette molta luce e nero ciò che ne riflette poca, saranno bianche le cose le cui superficie contengono molti piccoli specchi; e questa è la ragione per cui la spuma dell'acqua è bianca, constando di innumerevoli bollicine che sono altrettanti specchi.... E chiaro da ciò che i colori derivano dal semplice mutamento di figura e di situazione nella superficie; altrettanto potremmo facilmente spiegare, se ne avessimo lo spazio, della luce, del calore e di tutte le qualità. E invero, se le qualità mutano a causa del solo movimento, per ciò stesso muterà anche la sostanza: mutati infatti tutti gli elementi (perciò anche alcuni di essi) si elimina la cosa stessa; per esempio, se elimini o la luce o il calore, avrai eliminato il fuoco.

(Lettera al Thomasius, 1669, G. J, 17-19).


Tutto dunque deriva, nella materia, dal movimento; e senza il movimento, quando cioè sia in quiete, essa perde ogni sua solidità e consistenza, quindi ogni sua caratteristica di materia. Leibniz afferma ripetutamente «nullam esse cohaesionem seu consistentiam quiescentis».

Devo dire che Cartesio ha tutt'altra opinione, sembrando a lui che alla stabilità della coesione nei corpi non neces-