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36 | parte prima — il sistema leibniziano |
getto, ma vi viene aggiunto per esperienza diretta, contingente. Questa proposizione appartiene alle verità di fatto.
Ora, sarà possibile una dimostrazione rigorosa in questo campo, se ogni dimostrazione è, come si è visto, un semplice calcolo per stabilire che i termini componenti il predicato fanno parte del complesso dei termini componenti il soggetto? Leibniz dice a volte che la dimostrazione, quanto alle proposizioni di fatto, da solo la probabilità e non la certezza. Ma egli tenta anche di fondare in modo più rigoroso la sistemazione logica di queste verità, e di far rientrare anche esse nella regola del predicato contenuto nel soggetto. A tale scopo egli si serve del principio di causalità, cui sottostanno tutte le verità di fatto. «I termini dell'effetto ricercato - si è visto comprendono i mezzi necessari a produrlo»; l'effetto, cioè, comprende già nella sua nozione tutte le cause che l'hanno determinato. E, reciprocamente, potremo dire che la nozione della causa racchiude in sé già implicitamente tutti gli effetti cui darà luogo. Ora, poiché ogni dato di fatto appartiene alla serie delle cause e degli effetti, ed è insieme effetto e causa, si può affermare che ogni nozione individuale contiene in se le nozioni delle cause che 1 hanno prodotta e degli effetti cui darà luogo; e questa causa e questi effetti a loro volta conterranno le loro cause e i loro effetti, e così via, fino alla causa prima del tutto e causa di sé, cioè Dio; sicché ciascun singolo dato e collegato, attraverso tali rapporti causali, con tutto l'universo.
La conoscenza di tutti questi infiniti nessi causali è superiore alle forze dell ingegno umano, il quale perciò si contenta di ricorrere all'esperienza del dato di fatto, rinunciando a dedurlo dalle sue cause; sarebbe però, in linea di principio, possibile.
Le proposizioni certe per sé stesse sono di due tipi; le une hanno la loro validità nella ragione — e cioè nel contenuto dei loro termini e io le chiamo «note per sé stesse» o anche «identiche»; le altre sono di di fatto e ci si manifestano attraverso esperienze indubitabili; e tali sono anche le testimonianze immediate della coscienza. Ma veramente anche le proposizioni di fatto hanno le loro ragioni, e perciò potrebbero essere risolte nella propria costitu-