Pagina:Leibniz - La monadologia, Sansoni, Firenze, 1935.djvu/65


ii. — la sostanza individuale 35

Il predicato contenuto nel soggetto. — Criterio della verità è dunque che il predicato rientri nell'ambito del soggetto; e questo rientrare è perfettamente calcolabile. Ma tale criterio vale solamente per le verità di ragione che sono analitiche. In esse sole il predicato è già contenuto nel soggetto, poiché solo in esse tutto ciò che si afferma (predica) a proposito di una cosa deve essere già nella cosa stessa. Se io dico che gli angoli di un triangolo sono uguali a due retti, non faccio altro che mettere in rilievo, nel concetto di triangolo, una qualità giá implicita in esso. Il predicato (essere uguali a duo retti) fa parte già a priori del soggetto (angoli di un triangolo). Ma posso io affermare che nel concetto di Giulio Cesare, per esempio, sia già contenuta, a priori, l'azione di passare il Rubicone? La proposizione: «Cesare passò il Rubicone» non è analitica, il suo predicato cioè non è già compreso nel sog-

    esprimendo tutti i suoi termini semplici; oppure esprimendo un semplice o, in luogo degli altri duo semplici, la loro combinazione, p. es. così; 1/2 . 9 oppure 3/2 . 6, oppure 5/2 . 3... Ogni qualvolta un tonnine composto viene usato fuori della sua classe, lo si scrive sotto forma di una frazione il cui numero superiore o numeratore è il numero d'ordine nella classe, e quello inferiore o denominatore il numero della classe.x 1 È più comodo, nell'indicare i termini composti, di non scrivere tutti i termini primi, ma gli intermedi, per diminuirne il gran numero, e fra questi intermedi di scegliere quelli che più facilmente vengono in mente a chi consideri quella determinata cosa. Ma sarebbe più rigoroso scrivere tutti i termini primi. Stabiliti questi principi, si possono trovare tutti i soggetti e i predicati, sia affermativi sia negativi, sia universali sia particolari. I predicati di un soggetto dato sono infatti i suoi termini primi; così pure tutti i termini composti più vicini di esso ai primi, i termini primi dei quali sono compresi nel soggetto dato. Se dunque il termino dato che viene considerato come soggetto è scritto in funzione dei suoi termini primi, sarà facile trovare quei primi che di esso si predicano, o si potranno anche trovare i composti che di esso si predicano, se si conserverà l'ordine nel formare le combinazioni. Se invece il termine dato è indicato come una composizione di composti, o in parte di composti, in parte di semplici, tutto ciò che si può predicare dei composti che lo compongono si può predicare anche del termine datox 2... In tal modo sarà facile indagare per mezzo del calcolo tutto ciò che si può predicare di qualsiasi soggetto dato».

    (Ars Combinatoria, 1666, C. IV, 64-6).

    1. P. es. 5/2 . 3 significa la combinazione del termine semplice 3 col termine composto che ha il quinto posto nella seconda classe; e cioè, secondo la lista indicata sopra, con 5.9. La notazione 5/2 . 3 indica dunque il termine composto 3.6.9.
    2. Questo è, in sostanza, lo schema del procedimento sillogistico, in cui ciò che si predica del termine più generale si può predicare anche dal particolare in esso contenuto.