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75. Gli animali, alcuno dei quali per la generazione inalzasi al grado de’ più grandi animali, possono essere chiamati spermatici; ma quelli tra essi che restano nella loro specie, cioè la maggior parte, nascono, si moltiplicano, e sono distrutti come i grandi animali: e non ve n’ha che un picciol numero d’eletti, i quali passano in un più ampio teatro.
76. Ma questo non era che la metà del vero. Ho dunque giudicato che se l’animale non comincia mai naturalmente, neppure finisce naturalmente; e che non solamente non vi avrebbe alcuna generazione, ma nessuna intera distruzione, nè morte propriamente detta. E questi ragionamenti fatti a posteriori e tratti della esperienza s’accordano perfettamente co’ miei principi dedotti a priori come sopra esposti.
77. Si può dunque dire che non solamente l’anima, specchio di un universo indistruttibile, è indistruttibile, ma altresì l’animale stesso, benchè la sua macchina si sciolga sovente in parte, e abbandoni, o prenda degli avanzi organici.
78. Questi princìpi mi hanno fornito il modo di spiegare naturalmente l’unione, o piuttosto la conformità dell’anima e del corpo organico. L’anima segue le sue proprie leggi, ed il corpo eziandio le sue, e si rincontrano in virtù dell’armonia prestabilita fra tutte le sostanze, poichè elle sono tutte rappresentazioni di un medesimo universo ([1]).
79. Le anime agiscono secondo le leggi delle cause finali per appetizioni, fini, e mezzi; i corpi agiscono secondo le leggi delle cause efficienti, o dei movimen-
- ↑ Ecco il sistema dell’armonia prestabilita introdotto anche a spiegare le ralazioni fra l’anima ed il corpo, rispetto al quale non faremo altra parola.