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striaca tener divisi gli animi tra il re di Sardegna e quello di Napoli. Antica arte del Gabinetto Viennese cui presta ogni cura ed in cui sfortunatamente riesce1.

Si scuotano alla fine i principi nostri e si vergognino della loro dependenza dallo straniero, la quale gl’invilisce agli occhi delle loro popolazioni e del mondo intero. Con un semplice atto di lor volontà vi si sottraggano, e con essi ne sottraggano i popoli affidati loro dalla Provvidenza. Stabiliscansi, sia tra i principi italiani, sia con l’estero, rapporti di nazionale indipendenza benevola sì ma dignitosa; stringansi in Italia legami di affetto, di stima e di fiducia tra principi e popolo, allora, ed allora soltanto, la patria comune potrà redimersi dall’avvilimento in cui è caduta, e risorgere nuovamente alla civiltà. Che la nostra divisa sia in avvenire: Unione tra i nostri principi e le respettive popolazioni; indipendenza dallo straniero.


Agosto 1846.
  1. Due o tre anni indietro la Corte di Toscana nel riformare il vestiario dei servitori di livrea volle cambiare la coccarda dei cappelli, sostituendo alla nera quella toscana, bianca e rossa. Già l’ordinazione era stata data. Questo cambiamento era gradito dalla popolazione. Ebbene si cedè alle rappresentanze della Legazione-austriaca e ne fu subito abbandonato il pensiero.