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70 | EMILIO SALGARI |
Le rocce erano pronto a farlo a pezzi.
— Sarà sempre uno di meno! — disse Sandy-Hook.
— Ben poca cosa, mio caro, — rispose l’indian-agent.
— I nostri compagni continuano a fucilare. Non udite?
— Con poco successo, io credo.
— Andiamo a vedere.
― Fermatevi un po’, mastro Sandy, — disse John. — Avete del coraggio, voi?
— Ne dubitereste? Non sapete che un giorno, da solo, armato di due rivoltelle, fermai la corriera che andava a Sacramento, prendendo ai viaggiatori più di settemila dollari?
― E non vi fu fra quegli uomini uno capace di piantarvi una buona oncia di piombo nel cervello?
― Avevo avuto la precauzione di fulminare prima, con tre colpi di rivoltella, il conduttore.
Sapevo bene che quei bravi erano in grado d’impegnare con me un vero combattimento a breve distanza.
Ma che cosa volete concludere, mister John?
― Che la salvezza di tutti noi dipende solamente dalla vostra audacia.
— Vi ho detto che ne ho da vendere!
— Voi solo sapete dove si trovano le avanguardie americane del generate Miles.
― No Miles, Farsythe, vi ho detto, il quale è accompagnato dal colonnello Whiteside, che comanda il settimo Reggimento di Cavalleria insieme col capitano Wallace.
— Voi li conoscete?
— Certo: agisco per loro conto. Io sono come un’estrema avanguardia incaricata di mantenere il contatto cogli Sioux.
— Questo contatto ora più non esiste.
— Ed è appunto quello che mi cruccia. Non vorrei che Piede Grosso, Nube Rossa e Minehaha mi sfuggissero, portandomi via la mia grazia ed i diecimila dollari, che pendono dai capelli della Scotennatrice.
― Credete voi che noi potremo uscire di qui?
― Uhm! Quando non vi saranno più mummie da bruciare, tutte quelle bestie si scaglieranno su di noi e pranzeranno o ceneranno allegramente colle nostre polpe.
― Ed allora non vi è che un mezzo per sfuggire ad una morte sicura.
― Dite pure.
― Raggiungere in qualche modo le avanguardie americane e farle accorrere in nostro aiuto.