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28 EMILIO SALGARI

— Corpo di centomila corna di bisonte! — gridò l’indian-agent, balzando indietro. — Il fuoco non spaventerebbe più le bestie feroci?

Harry, Giorgio, possono sparare le vostre carabine? Presto figliuoli: o domattina non rimarrà intatto nemmeno un solo osso dei nostri corpi. —

I due scorridori non si fecero pregare, bisognava assolutamente arrestare quella falange che s’avanzava con propositi poco pacifici.

Due colpi di carabina rimbombarono formando quasi una detonazione sola, seguiti da un urlo ferocissimo.

Un grosso orso nero, che aveva commessa l’imprudenza di alzarsi sulle zampe posteriori, offrendo così il suo largo ventre ai colpi degli scorridori, era ruzzolato a terra, contorcendosi comicamente.

John ed il signor Devandel, che nel frattempo avevano cambiate le cariche alle loro armi, fecero una seconda scarica, e abbatterono un coguaro ed un lupo.

Le belve arretrarono, anche perchè Harry e Giorgio avevano scagliato contro di esse parecchi tizzoni ben accesi, che sui loro musi non dovevano certamente produrre un piacevole effetto.

Solamente i giganteschi orsi grigi si mostravano un po’ riluttanti a rinselvarsi, quantunque dietro di loro avessero gran copia di selvaggina che potevano abbattere facilmente con una sola zampata.

— Dobbiamo ricominciare? — chiese Harry, ricaricando prontamente la carabina.

— Per il momento lasciamoli tranquilli — rispose John. — Io spero che non spingeranno la loro audacia fino a forzare i nostri fuochi.

Sono gli orsi grigi che m’inquietano più dei giaguari, dei coguari e dei lupi.

Se ci giungono addosso, avremo un bel da fare a sbrigarcela.

— Ne abbiamo ammazzati abbastanza nella prateria e nelle Montagne Rocciose per non spaventarci ora — rispose Harry. — Vuoi che te ne getti giù uno subito?

— Aspetta un po’. Non irritiamo quei bestioni, almeno in questo momento.

— Che bella condizione è questa! Preferirei trovarmi dinanzi alle pelli-rosse.

— Ed io no, Harry — rispose l’indian-agent. — Getta dell’altra legna sul fuoco, e vediamo che cosa sapranno fare tutte queste bestie.

— Mi sorprende una cosa, John, — disse il signor Devandel.

— Dite.

— Che cerchino di assalire noi, mentre sotto quelle piante ci devono essere non solo dei mooses e dei wapiti, ma anche dei bisonti.