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24 | EMILIO SALGARI |
— Attenzione! Stringete le ginocchia! — gridò a un tratto l’indian-agent.
Il tronco si sollevò a prora, scaraventando lontano il giaguaro, poi si arrenò bruscamente sfondando una larga fascia di fitti cespugli che coronava l’isolotto.
— Presto, a terra! — gridò John.
Con uno sforzo supremo ritrassero le gambe incrostate di ghiaccio e salirono, traballando come due ubriachi, la riva, mettendosi a saltare disperatamente per riattivare la circolazione del sangue.
Un mezzo minuto dopo anche il tronco montato da Harry e da suo fratello si gettava dinanzi all’isolotto, uscendo più che mezzo dalle acque per la grande spinta della corrente.
— Avanti, amici! — gridò John, il quale non cessava di saltare. — La porta dell’albergo è aperta, ma fate attenzione al portiere. Ora che è a terra il giaguaro, è capace di gettarsi su di noi. —