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14 | EMILIO SALGARI |
Vi erano molti tronchi di pino, lunghi quaranta ed anche cinquanta metri, imprigionati fra i ghiacci.
L’indian-agent ne liberò uno a colpi di scure e vi salì a cavalcioni senza curarsi dell’estrema freddezza dell’acqua.
Curlam aveva già preso il suo posto dinanzi a lui.
— Presto, signor Devandel, — disse John, vedendo che il giovane pareva esitare. — O prendere un bagno freddo, o perdere la capigliatura.
Non avete che da scegliere.
— Preferisco il bagno, vecchio mio, — rispose il signor Devandel.
— Montate! —
Infisse profondamente la scure nel tronco per tenerlo fermo ed impedirgli di girare su sè stesso, poi con quattro poderosi calci allontanò i ghiacci.
Harry e suo fratello Giorgio avevano già fatto altrettanto, e filavano rapidamente allontanandosi dalla riva.
— In viaggio — gridò John. — Vedremo se le pelli-rosse avranno tanto coraggio di lanciare i loro cavalli nel fiume. Badate alle munizioni. Io rispondo di tutto! —