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100 | EMILIO SALGARI |
miglia di distanza dagli accampamenti Sioux egli viene, per ordine espresso del Presidente degli Stati Uniti, richiamato. Fu un’infamia? Se non fu un’infamia fu un errore, perchè il colonnello godeva grande fama fra le pelli-rosse, ed altre volte aveva messo pace fra uomini bianchi e rossi.
Il 15 dicembre il generale Miles con una squadra di poliziotti consts ossia indiani rinnegati, due squadroni di cavalleria ed un battaglione di fanteria, affronta Toro Seduto ed i suoi quarantacinque guerrieri, le sue donne ed i suoi fanciulli, intimandogli la resa.
Il grande guerriero, che aveva già ucciso più di tremila pelli bianche, rifiuta sdegnosamente, e coi pochi guerrieri che gli rimangono, impegna una lotta disperata finchè cade valorosamente sul campo in mezzo a tutti i suoi uomini e, purtroppo, anche alle sue donne.
La grande insurrezione era spenta.
Il generale Miles, incoraggiato dal facile successo (aveva combattuto con venti uomini contro uno) il 21 dello stesso mese va ad assalire il grosso dei Sioux.
Gl’indiani, ormai scoraggiati, affamati, feriti, si decidono alla resa; ma quando vedono avanzarsi gli consts indiani passati al servizio del Governo americano, un impeto irrefrenabile di rabbia li assale.
Si erano seduti in cerchio ed avevano deposte dinanzi a loro le carabine. Se i bianchi si fossero avanzati a raccoglierle, forse nulla sarebbe successo; invece furono mandati, probabilmente con cattiva intenzione, gl’indiani assoldati dal Governo.
Fu un lampo. I Sioux invece di consegnare i wynchesters e le scuri di guerra a quei traditori, che appartenevano alla loro stessa razza, ritirarono le armi ed impegnarono una lotta sanguinosa, cercando di aprirsi un varco fra le file americane.
Già gli yankees sotto l’impetuosità dell’attacco vacillavano e stavano per lasciare il campo, quando le mitragliatrici aprirono un fuoco infernale.
Le Gattling dovevano purtroppo, aver ragione delle povere pelli-rosse!
Per più di un’ora i forti guerrieri della prateria lottarono disperatamente in un cerchio di fuoco e di ferro, facendosi uccidere tutti, uomini, donne, fanciulli.
Solamente sei erano riusciti a rompere, con una carica disperata, le linee americane. Erano Nube Rossa, il vecchio capo dei Corvi, sua figlia Minehaha, degna figliuola della grande Yalla, e quattro altri sakems.
Quando la triste novella giunse agl’indiani che tenevano ancora il campo raffreddò le loro idee di resistere ad ogni costo. Si tinsero il viso di nero in segno di lutto e raggiunsero le loro tribù ormai decimate da quella guerra, che durava da tanto tempo.