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quello che fa li fatti di casa, dipendente prima da Enriga Gelsi ora dal Tosi.

Antonio Fratini che abita in casa di Francesco Ciccolini nipote di messer Fratini come sopra.

Francesco Ciccolini come sopra.

Eugenio Speroni chirurgo.

Devo qui fare avvertenza che non deve sorprendere se tre soli dei dieci tengono il comando, come ho detto, delli Quindici, mentre questi tre erano quelli al caso più che ogni altro di agire e quelli sulli quali convenivano sempre gli altri sette. Di più Vincenza Margotti, uno dei dieci; siccome è uomo più tagliato alle cose volgari materiali, così aveva l’incarico di provvedere conduttori e vetturini per il trasporto degli emigrati; e questa è stata la sua più forte occupazione, come si è sempre ritenuto che appartenga alla setta Carbonara.

Capisquadra in prima.


. . . . . . . . Giovannini sopracchiamato Spizzichino, conduttore delle diligenze, abita in propria casa al Borgo Sant’Anna, ove tiene negozio di vetture sotto Gioacchino Scaringi linea Venanzi.

Padre . . . . . . Corvo Torinese sotto la linea Deangelis; non conosco però sotto quale dei quindici, parroco di Santa Maria in Aquiro detta degli Orfani, mandato in gastigo da’ suoi superiori a Sant’Alessio Monte Aventino, ove fa da superiore, essendo quei religiosi quasi tutti della stessa opinione. Anzi dei Padri sommaschi, sua religione, non v’è da eccezionare se non che l’attuale curato degli Orfanelli, il rettore del Collegio del Clementino che fu quello che si dice pagasse tanti giovani perchè andassero tanti giovani nel carnevale mascherali, e certo Padre Catani col naso accriccato (sic) aquilino; gli altri son ritenuti aderenti al partito.


Capisquadra in prima.


Il canopico . . . . . . che circa un paese fa abitava a Tordinone N. 106, romagnolo, e che suoleva an-