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Sistemazione del partito Piemontese.
Il Comitato centrale del partito Piemontese è composto di tre individui:
Uno per li scritti e corrispondenze.
Altro come depositario dei danari.
Il terzo per l’andamento ed azione.
Il Comitato anzidetto viene rappresentato da un Decemvirato che si chiama: i dieci.
Immediatamente esistono soggetti come aspiranti a questo grado e nell’azione.
I quindici, che sono quindici Capi sezione in prima.
Vi sono poi cinquantasei Capi sezione in seconda ossia Capi-squadra in prima, poichè n’esistono quattro per rione. Dei Capi-squadra in seconda, ossiano semplici, non vi è numero fisso; bensì vengono questi creati dalli stessi Capi-squadra in prima i quali, vedendo uno o più subalterni capaci, li pongono a parte delle loro azioni e li danno ordini da eseguire, per cui dove son più, dove meno.
Le sezioni sono quattordici, ed il quindicesimo Caposezione in prima è addetto agli esattorati.
Quanto agli uomini che dipendono dalle sezioni e Capi-squadra in prima, non vi è numero determinato, perchè ciò dipende dalle simpatie di chi ne è alla testa; però ogni Capo squadra in prima, ossia Capo sezione in seconda, non può avere più di centocinquanta uomini per legge, ma per abuso si è cercato da essi di accrescere il numero quanto più hanno potuto; e se ne fanno vanto l’un contra l’altro.
Oltre a ciò ogni Capo-sezione, sia in prima sia in seconda, si adopera nella sua influenza in tutti i bisogni del partito.
Evvi inoltre nel partito un’altra classe affigliata ma non per l’azione, per la sola contribuzione; e questi non si tengono aggiornati se non che di cose poche concludenti, come sarebbero quelle di una passeggiata, di una dimostrazione al teatro ec. non nell’andamento della società o dell’alta politica; ne conosco alcuni, ma non saprei dire l’ammontare del personale.