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ritenere responsabili ciascuno dei dieci inquisiti. È appunto da questa preziosa rivelazione che l’epico processante ha tolto gli elementi di fatto per tessere al pubblico una storia particolareggiatissima dell’origine e del progresso del partito Nazionale in Roma, ch’egli chiama setta, o partito Piemontese o dell’Alta Italia, e che in realtà è quello stesso partito o setta che forma la popolazione del Regno d Italia, che tutta Europa, o meglio tutto il mondo, ha riconosciuto. Di questo partito la rivelante ha detto al Processante l’ordinamento interno, consistente in un Comitato direttore, composto di tre persone, operante col mezzo di dieci capi sezione in prima, i quali soprassiedono a quindici capi sezione semplici, che soprastanno a cinquecentosei capi-squadra in prima, da’ quali dipende un numero indeterminato di capi-squadra semplici. Seguono poi le persone senza ufficio, e queste, a quanto la rivelazione dice, ed il Processante ripetendo ammette, si dividono in due classi: l’una per agire, l’altra per contribuire il danaro occorrente per l’andamento del partito. Nè alle sole e materiali denominazioni dai diversi uffici e qualità dei componenti la Setta, si riduce la scienza che il Processante ha acquistato dalla rivelazione impunitaria; ma egli, condotto per mano dalla sua guida indivisibile ha potuto farsi tanto addentro alle più secrete cose della Setta, da trovarsi al caso, se la legge non gliel vietasse, di poter dire al pubblico nomi, cognomi e qualità di tutti gli ufficiali poc anzi nominati. Nè basta. Giunse a tale il Processante, che fra la sorpresa e lo sgomento ci dice alla pag. 8 della sua Relazione di conoscer pure un numero ai persone ascritte allo stesso partito piemontese, fra le quali ne esistono di qualche distinzione nella classe sociale, e di quelle che sarebbero tenute coscenziosamente a dare ad altri buon esempio; di quelle che per officio o posizione dovrebbero oppugnare i cospiratori, non aumentarne il numero; non senza accennare essere stato introdotto negli atti che vi siano di quelli, che hanno ricevuti compensi per servigi prestati alla Setta, che si son fatti assicurare le rispettive qualifiche e soldi; e se ne conoscono fra questi quelli ancora, che hanno