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velazioni che la Diotallevi veniva facendo, la Sentenza della Sacra Consulta, che è venuta alle prese con quella Difesa sforzandosi di ribatterla punto per ponto, non ha potuto negare il fatto, ma ha dovuto contentarsi di studiarsi a giustificare l’operato del Processante.
Ciò posto, e poste le osservazioni antecedentemente fatte rispetto alle rivelazioni della Diotallevi come impunitaria; vede ognuno quale e quanta fede possano e debbano meritare le rivelazioni da essa fatte come spia, o denunciatrice, o confidente che voglia chiamarsi. Vero è che il Processante e Monsignor Presidente del Tribunale, facendo uso pieno di quella scrupolosa coscienza, e di quella squisita e riposta sapienza che sono i loro più belli ornamenti, non vollero già contentarsi di sbare al detto della Diotallevi, ma vollero che le notizie che: costei veniva sciorinando profusamente avessero un appoggio che la coscienza loro scrupolosissima rendesse tranquilla e secura. Indipendentemente dal detto dettaspia, gli amministratori della Giustizia pontificia vollero avere una prova- che quanto dalla spia si riferiva era realmente vero! Vollero questa prova ragionevolissima anzi indispensabile; e l’ebbero, ammettendo a deporre come testimone giurato il degno e fido consorte della signora Costanza, il signor Antonio Diotallevi!! Sulla fede di costui nessuno al mondo avrebbe potuto concepir dubbio di sorta per la ragione palpabilissima, espressa dallo stesso Processante a pagina 278 della Relazione Fiscale; vale a dire che di quanto il signor Antonio veniva deponendo come testimone giurato, ne riceveva ©a lui, ossia da lei, cioè dalla moglie, immediate confidenze. Bene a ragione a questo proposito esclamava il Dionisi: Oh portentum vere novum, et magis verum, quam credibile!
Parlando di siffatte enormità, che nella storia dell’amministrazione della giustizia penale di tutti i tempi e di tutti i popoli non hanno l’eguale e neppure il simile, l’animo rimane talmente scosso e sorpreso, da non sapere se debba rabbrividire per l’orrore, o ridere per la novità del caso, quantunque sappia essere più che seria la materia a cui si riferisce, come quella che tratta