Pagina:Le rivelazioni impunitarie di Costanza Vaccari-Diotallevi.djvu/33


— 31 —

ria con l’intruso Governo italiano, ma perfino che ordinariamente ciò seguisse due volte la settimana, il martedì cioè ed il sabato.1 La corrispondenza essere in cifra e spedirsi per la posta pontificia, nè più nè meno che se si trattasse di lettera di augurio pel giorno onomastico o pel capo di un anno.

Dopo questo primo abboccamento, si può dire che non passasse giorno in cui la denunziatrice non si presentasse. al Processante con notizie e documenti importantissimi Aveva denunziato che fra il Fausti ed il cav. Mastricola passasse corrispondenza epistolare in cifra, e prima la cifra fu fatta nota al Processante, poi dato avviso puntualissimo del giorno dell’invio e del luogo ove furono impostate le quattro lettere che fanno stupenda mostra nel Processo e nella Sentenza Intanto si avvicinava il carnevale, che aveva principio col sabato, sette febbraio.

Fin dal giorno 4 il Comitato Nazionale pubblicava a stampa un proclama ai Romani, esortandoli a non prender parte ai tripudii carnevaleschi, astenendosi dall’intervenire al corso ed ai festini Quattromila copie furono tirate di questo proclama e diffuse per tutta la città; eppure si apprende dalla Relazionò fiscale, pagina 282 283, che una copia soltanto pervenne nelle mani del Processante non prima del giorno &, vale a dire 5 giorni dopo la pubblicazione. Questo fatto vuol esser citato di passaggio, lasciando, a chi volesse prendersela, la cura di dimostrare come questa ignoranza più che supina di un fatto pubblico, di un documento divulgatissimo, possa stare e stia in coerenza alla scienza più che meravigliosa di fatti per loro natura segretissimi.

Appena però quel proclama fu conosciuto e posse-

  1. È da notare che fra le carte venute in potere del Comitato esiste una posizione relativa al famigerato Emanuele Raeli siciliano, il quale dando al Collemassi od alla Polizia romana le più strampalate notizie sulle persone e sulle cose del Comitato, indicava che precisamente in quei giorni aveva luogo una pretesa corrispoondenza col sotto prefetto di Rieti. Notiamo la coincidenza affinché si veda come il processante, anche nelle denunzie, mettesse a profitto le notizie contenute ne’ suol zibaldoni.