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strano ed impensato, quale fu pel pubblico quello del Fausti? Se quella fosse l’unica violazione di legge, l’unica enormità commessa in questo giudizio; vista l’ignoranza, delle persone, potrebbersi per un eccesso di cristiana carità menar buone quelle supposizioni Ma in un processo, ma in un giudizio, che sono da cima a fondò, dal principio alla fine, un cumulo di nequizia, quelle supposizioni si rendono impossibili. La ragione di quell’eccesso si fu che, conoscendosi appunto da coloro i pessimi effetti dell’inferenza del tribunale giudicante nelle risoluzioni riguardanti il merito della causa e da prendersi pendente il processo, si volle che l’intiero tribunale lo compiesse, perchè, una volta compromesso, fosse più docile e più disposto ad ammettere le ulteriori conseguenze. Al Presidente e dal Processante bastava aver le mani libere contro il Fausti, senza troppa loro responsabilità: al resto si sarebbe provveduto in seguito. Ed ecco in fatti che, contro l’uso ed il costume, il mandato di arresto decretato sin dal giorno 12 decembre rimane sospeso ed ineseguito per due mesi e più; cioè sino al 22 febbraio 1863.

Ed era ben naturale, era anzi necessario, che cosi si facesse. Imperciocchè se le indicate lettere potevano determinare il Frocessante nella scelta, non potevano, anche secondagli criterio giuridico e la coscienza dei buoni preti componenti il tribunale della S. Consulta, non potevano costituire una prova per condannare un uomo, la cui vita antecedente, non pure non aveva dato indizio di avversione al Governo pontificio, ma per contrario moltissime prove di speciale devozione.1 Facea

  1. Il Dionisi nel Sommario della Difesa raccolse moltissimi documenti a prova della divozione del Fausti al Governo papale. Su ciò non è inutile trascrivere quanto si legge a pag. 263, 264 della Relazione fiscale. Ad oggetto di poter presentare in atti una idea della sua condotta politica tanto passata che presente, chiese di poter esibire un dettaglio scritto di suo pugno e carattere dei fatti più notevoli, operati in favore del Governo pontificio, onde potessero i Reverendissimi signori Giudici formarsi un criterio di lui. Si legge in questo, relativamente alla sua passata condotta politica, che raccogliesse in propria casa nel l’anarchia del 1843 due RR. PP. Gesuiti: e che uno di essi lo spesasse e trattasse di tutto punto per lo spazio di tre