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persero a questo le porte dell’Eterna Città; ma esso dovette naturalmente rientrarvi accompagnato dall’influenza del partito cattolico che ve lo aveva ricondotto. Questo partito divenuto vie maggiormente prevalente in. Francia per l’appoggio prestato al Presidente della Repubblica francese, il quale, come è noto se ne valse per salire al trono, fu quello che dal 1849 in poi influì potentemente nei consigli della Corte di Roma, la quale a breve andare divenne un governo dì partito, la fucina di tutte le brighe cattolico-legittimiste. La Prelatura romana, visto che questo partito gli salva, presentemente lo Stato, subì rassegnata quell’influenza, non. brigandosi punto nè punto pensando che le intemperanze e le smodate esigenze e le avventatezze di quel partito avrebbero in processo di tempo potuto sopraffarla.

Dieci anni dopo la presa di Roma, le armi francesi scendevano nuovamente in Italia, non più a combattere pel dispotismo contro la libertà, ma per aiutare gli Italiani nell’acquisto della loro indipendenza. Magenta e Solferino cacciavano l’Austriaco dalla Lombardia; cessavano di esistere i ducati di Toscana, Parma; e Modena; e l’Emilia ai sottraeva alla dominazione clericale. Restava a Napoli il Borbone, ma ciascuno gli veniva contando i giorni di vita; restava pur esso a Roma il Papa mantenendo le Marche, l’Umbria ed il resto dello Stato, ma la sua esistenza era quella di un inquisito dinanzi ai giudici.

Per lo passato niuno quasi si sarebbe attentato di discutere se convenisse o no che il capo della Chiesa fosse ad un tempo sovrano di una Stato: l’inseparabilità dei due poteri era comunemente ammessa quasi come assioma. Ma all’epoca indicata il Papato fu tradotto innanzi l’opinion pubblica affinchè fosse giudicato se quella credenza fosse una verità, o non piuttosto un pregiudizio: per esaminare se la Chiesa avesse diritto ad infeudarsi i popoli, e se infine al bene ed all’incremento di essa, fosse o no confacente la mescolanza dei due poteri. All’assalto tremende mosso e coi fatti e colle parole contro il Papato, il partito cattolico-legittimista,