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- non venisse promosso esso alla qualifica, di pro-Ministro come pretendeva. Durante li scontri dei; papalini colle truppe italiane ha dati molti ragguagli al Partito ed interessantissimi, e ne ha ricevuto, dei compensi in danaro, ciò che è venuto facendo in più circostanze. Il Comitato Nazionale Romano spedi a Torino una lettera di tutto pugno del Mazio durante la battuta di Ancona, colla quale, avvertiva che probabilmente il pro-Ministro Monsignor De Merode si sarebbe portato al campo colla divisa di officiale dei Zuavi. Da lui sono venuti i ragguagli al Comitato dei vari alterchi fra il lodato Monsignor Ministro ed il signor Generale De Goyon comprensivamente a quello dello schiaffo applicato moralmente, ciò che fu riportato da vari fogli italiani, ed ogni volta che questi fogli hanno portati pettegolezzi a carico del pro Ministro delle armi le notizie sono sempre derivate da Mazio.
Guerra ... .. . assicurato, ma non ha stipendio.
Zappi Generale..... semplicemente, assicurato, non gode stipendio.
Eligi....... Maggiore, di Gendarmeria.
Ratti.. che fu posto istruttore dei zuavi al loro impianto, assicurato.
Troiani Filippo, stipendiato addetto a spioneggiare.
Taddei Annibaie, stipendiato ed addetto a spioneggiare.
Lanzoni Agostino, nipote dell’altro Lanzoni chirurgo, di cui appresso, stipendiato ed addetto pure a spumeggiare nella sua posizione di Maresciallo al burò de’ giandarmi.
Gioazzini Antonio, assicurato ed addetto, egualmente a spioneggiare.
Invernizzi Gaetano, stipendiato mensilmente per spioneggiare.
Allegrini Florido, assicurato.
Rivalta Fortunato, id.
Agostini Paolo, fu quello, che diede da pianta del personale delle truppe pontificie sul principio della