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promette poi di riferire quant’altro fosse per risovvenire; ma questa riserva non spiega punto la differenza fra le cose articolate e quelle che in fatto costituiscono le deposizioni di lei. Non sono già delle accidentalità, delle particolarità relative alle cose articolate, delle quali la Diotallevi siasi risovvenuta posteriormente alla formulazione di quei venti articoli; ma le cose delle quali si sarebbe risovvenuta sono tali e tante, che a petto ad esse quelle articolate divengono inezie di quasi nissuna importanza. A poter intendere il modo col quale agisce la memoria di questa signora, bisognerebbe poter intendere come in natura possano esservi degli occhi che vedono perfettamente gli oggetti microscopici, ma non vedono nè un cedro del Libano, nè un abeto delle Alpi. E questa sua memoria è tanto più singolare, in quanto che vediamo che, mentre al tempo in cui era ammessa al benefizio della impunità, erasi in guisa dimenticata degli impiegati governativi che tradivano il Governo, che espressamente dichiarava di non poter dire quali fossero; successivamente ha saputo passare in rassegna tutti gli uffici pubblici e designare minutamente quelli impiegati che in ciascuno di essi o sono stati assicurati o ricevono un doppio soldo!

Costituendo tutto ciò un fatto moralmente assurdo, nè essendo supponibile che questa donna potesse da sè stessa parlare di cose che aveva già dichiarato di non sapere e che, sia per la sua condizione stessa di donna e per i suoi rapporti sociali, non era al caso di sapere; a spiegare l’assurdo, è forza persuadersi che essa abbia deposto tuttociò che al Processante interessava che deponesse. Tal supposizione è certamente grave; come quella che contiene una accusa terribile contro il Processante, contro il Tribunale della S. Consulta e contro il Governo pontificio; ma d’altra parte tal supposizione non può dirsi nè avventata nè calunniosa, fatto il raffronto fra le cose che in principio la Diotallevi avea promesso di rivelare e quelle che in fatto avrebbe rivelate. Che anzi è luogo a supporre con gravissimo fondamento che relativamente a molte e gravissime cose che si leggono nelle rivelazioni della Diotallevi, essa