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VII.
(Di carattere della Diotallevi.)
Baldassarre Ferri
Medico Chirurgo sostituto all’Ospedale della Consolazione.
Amico di Filippo Venturini, Cesare Scarpini, Ladislao De Mauri, Di Pietro Patrizzi, Leopoldo Calza, Francesco Gioia, Costanza ed Antonio Diotallevi, Giovanni Battista Sani, di Capoccetti e di Eriggi studenti il primo alla Consolazione, l’altro a S. Spirito.
Frequentava al giorno il caffè de’ Caprettari, ove facevano recapito tutti i suddetti; la sera; quando non era di guardia, andava alle ore nove e mezza al caffè di Argentina dove l’attendevano tutti i suddetti; quando poi era di guardia, tutti i suddetti l’andavano a trovare all’ospedale, e riunitisi tutti andavano al caffè di San Quirico vicino alla piazza delle Carrette.
Capo squadra: appartiene alla setta dall’epoca che studiava in Sapienza.
Aveva carteggio con un suo antico compagno di studii, ora impiegato al Ministero dello Armi in Torino, un certo o Felici o Felicetti. Sotto proprio nome, e per mezzo di questo tale era in relazione con il Generale Cialdini che gli aveva promesso di ammetterlo quanto prima come tenente sanitario nei corpi sardi. Aveva sotto di sé quasi tutti i giovani detti spedali, fu collettore dell’obolo Cavour, come pure delle spade, dei fucili ec.
Più intimo di Venturini e di Venanzi e Calza.
La notte del 24 giugno 4864 andò con li suddetti alla passeggiata a S. Giovanni, come era ordine del Comitato. Comprò dei bucchè a tre colori dal fioraio il primo posto a man destra sul principio dello stradone che da San Giovanni porta a Santa Maria Maggiore, e ne donò uno per ciascuno, dicendo rivolerlo in dono da loro, come è costume in Roma, la sera di S. Pietro; come di fatto fu, che la Diotallevi fece vari bucchè di