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Maresciallo della sua Presidenza. Abita questo Gioia a Piazza di Spagna. Lo aveva avvisato scrivendo un biglietto alla di lui madre che lo facesse guardare, perchè aveva ordine di arrestarlo. Allora si occultò andando per quattro notti a dormire alla Consolazione da Baidassare Ferri. Rimediò poi coll’interessare Morichini fratello del Giudice del Tribunale Criminale, il quale disse ch’era stato in quell’ora a dargli lezione di lingua francese.

Le persone che sopratutti pare che il Governo dovrebbe arrestare sono:

1. Giovanni Venanzi.
Augusto Gulmanelli
Achille Margutti.
2. Leopoldo . . . . .
3. Filippo Venturini.
Ferri Baldassarre.
Gioacchino Sgarinci caffettiere.
5. Domenico Calufi.
Achille Ansiglioni.
Deangelis . . . . della Manziana.
Pietro Patrizi.

Questi sono li più influenti all’azione e quelli capaci a far nascere qualunque inconveniente.

Volendosi poi proseguire per scemare anche la forza del partito piemontese:

Francesco Gioia.
Alessandro De Martino.
Pietro Barberi.
Ferri, mercante di campagna.
Tittoni, capo di casa, fornitore delle truppe francesi.
Rocchi, mercante di campagna.
Errigo Tosi, che ha rimpiazzato Enrighetta Gelsi.

Luoghi più aitivi di convegno:

Caffè di Argentina, fa cantone vicino al Teatro.
Caffè Nuovo, ma il caffettiere non ne sa.