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sene per tutta la sua vita. Vollero adunque da me sapere da qual parte sortisse, a qual’ora presso a poco, e che fra quindici giorni avrebbero voluto fare il lavoro. Ne .tenni parola co! signor generale De Goyon, e mi disse che li soddisfacessi pure; però, che fossi stata accorta ad avvertirlo per precauzione, onde potere assicurare e tutelare la vita del Re. Fu esso adunque che mi disse che il Re era solito di sortire dalla porla verso la panetteria, e fare quella scesa che va alle Vergini, per lo più a piedi e solo, ove poi o fa aspettare il suo legno o ne prende uno di piazza, e che per lo più soleva sortire verso le 22 ore italiane. Mi replicò che dessi tale risposta, ma che fossi accorta ad avvertirlo in prevenzione; ma questi piuttosto che aspettare i quindici «giorni diedero esecuzione al loro intendimento, ed io non mi trovai compromessa sé non per la ragione che nulla avvenne per aver retroceduto il Re, spaventato forse dal vedere questi due che gli diedero sospetto. Questi due insieme ad un certo Mario che sta sempre fn casa di Catufi, ed altri da me sconosciuti ma dello stesso accordo anche per bastonarlo od ucciderlo, sono quelli che la sera della girandola di Pasqua 1861 fischiarono il Re e la Regina pel Corso. Questi tre sono quelli medesimi che diedero il segnale sulla Piazza del Popolo in quella stessa detta sera della girandola, nel momento che si diede fuoco ai bengalla rossi e bianchi, e bianchi e gialli, e che la girandola spiegava tali colori a guisa di nodi fiammati, e che s’interpetrò dal partito essere una dimostrazione che il Governo Pontificio faceva per la collegazione strettissima col Re di Napoli. Lo sapevano in prevenzione, e volevano ed avevano stabilito di colpire questa circostanza per battere le mani in quel momento, ed a questo segno imbarazzare gli Zuavi, a nulla contando la linea, e buttare a terra il palco del Re e farne scempio. Avevano preparate perfino scalette di corda con uncini da capo per buttarle al palco del Re onde rovesciarlo in terra e massagrarlo. Io potei avvertirne il signor generale Goyon; e questo la portò così bene, che dopo assestato il popolo anzi nel momento che s’incominciava a dar fuoco, chiuse con una linea di mi-