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naia per me, non che dell’immediato trasporto fuori di Stato.

Qui cade in acconcio narrare un piccolo incidente. Il partito divisò di fare una sgarberìa alla Regina circa due mesi dopo venuta, e ciò lo seppi da Baldassarre Ferri sostituto medico chirurgo allora alla Consolazione oggi a San Giacomo, e ne resi inteso il signor general Goyon. Volevasi colpire l’occasione che la Regina verso il tardi passeggiava a piedi per li boschetti del Pincio, ascondersi, fare un’improvvisa sortita, spaventarla e fare ad essa non so qual villania. Il signor Generale pose a mia disposizione due Gendarmi francesi travestiti: io in quella stessa sera mi recai al Pincio, la Regina venne, lasciò il legno alla vicinanza del solito luogo ove suona il concerto, e si pose a passeggiare a piedi con una delle cognate; io la seguiva a poca distanza e più volte ebbi occasione d’incontrarmi a faccia con essa: vidi che mi fissò, ma io mostrai come di non vederla; intanto l’ora si faceva tarda, essendo già le ore 23 e tre quarti anche passate? allorchè il suddetto Ferri, Achille Margutti, e Cesare Scarpini, chirurgo sostituto in San Gallicano, si nascosero in uno di quei boschetti per dare esecuzione al divisameoto. Allora io diedi il segno ai due Gendarmi francesi, questi affrontarono i suddetti tre, dissero esser tardi e già ora di sgombrare da quel luogo, e dovettero partire. Così fu resa indenne da ogni affronto. I detti francesi, che non conoscono gl’individui suddetti, segnarono i di loro connotati. Son certa che se la Regina vedesse il Ferri, lo riconoscerebbe, perchè questo più sfacciatamente l’ha quasi sempre seguita.

Altro fatto che pur debbo dire, si è quello di conoscere io le due persone che appostarono il Re di Napoli quando sortiva dal palazzo di sua abitazione al Quirinale, ciò che rimonta ad un mese e mezzo a questa parte, per cui intimidito retrocedette. Sono essi Domenico Catufi pittore di quadri che dimora al Vicolo del Vantaggio N. 8, e l’Ottico al Corso Achille Ansiglioni, i quali poi erano alla testa di altri da me sconosciuti. Questi mi confidarono di volerlo battere ben bene in modo da farlo allettare e che potesse ricordar-