Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
DEL PETRARCA. | lxxix |
Del Signor Luigi Alamanni.
Q
Ui giace il tronco di quel sacro LauroChe dal Tosco miglior fu tale oggetto,
Ch’ovunque scalda il sol n’andò l’odore;
Or dal Gallico re, del Ciel tesauro
(Sendo in poco terren vile, e negletto)
E di marmi, e di stil riceve onore:
E sempre i rami avrà foriti, e freschi
Sotto l’ombra immortal de’ duo Franceschi.
M. Gabriel Simeoni animato (com’egli dice nel suo libro intitolato Illustrazione degli epitaffi, e Medaglie antiche, a carte 15.) dall’esempio del re Francesco I. volle nel passar che fece per Avignone rinnovar la memoria di Laura, e l’amor del Petrarca, lasciando al Sepolcro di lei il seguente Sonetto, ed Epitaffio, i quali ancora si leggono stampati nel sopraccitato luogo.