Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
DEL PETRARCA . | lix |
sco il vecchio da Carrara Signor di essa, dal quale ottenne il Canonicato, e un luogo solitario, e anzi melanconico, che delizioso, nella Villa di Arquà, posta tra i monti Euganei, e distante dieci miglia da Padova, disponendosi quivi alla morte, ch'e' già sentiva vicina, e dalla quale fu sopraggiunto in età d'anni 70. li 18. di Luglio del 1374 comechè non manchino gravissimi scrittori contemporanei allo stesso, come il Gattaro, e l'Autor della giunta al Monaco Padovano, i quali la ripongono alli 19. del mese stesso di Luglio. Le sue esequie furono onorate dall'accompagnamento dello stesso Signor di Padova, e da quello del vescovo, del Clero, e di tutti gli ordini della Città, e dello Studio. L'Orazion funerale gli fu recitata da Frate Bonaventura Badoaro da Peraga, dell'ordine Eremitano, suo grande amico, che poscia fu Cardinale, e per sua bontà di vita annoverato fra' Beati. Lasciò per testamento d'esser sepolto in Arquà, e Francescuolo da Brossano suo genero, e suo erede, la memoria sepolcrale fe porvi. In vita, cioè nel 1367. avea fatto dono alla Signoria di Venezia, per la stima grande che ne faceva, e che questa altresì faceva di lui, di una parte de' suoi codici, molti de' quali sono andati a male con il tempo.
Riferiremo a questo passo una cosa, che per esser assai singolare, e non narrata, per quanto abbiam potuto avvertire, da alcuno degli scrittori particolari della vita di questo Poeta, stimiamo, che la notizia non possa esserne al pubblico affatto discara. L'anno 1373. trattenendosi egli nel Padovano, Francesco da Carrara determinò di mandarlo insieme