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FRAMMENTO D'UN CAPITOLO
DI M.
FRANCESCO PETRARCA
Che in alcune edizioni suol collocarsi avanti il Trionfo della Morte.
Trionfi ornaro il glorioso colle:
Quanti prigion passar per la Via Sacra
Sotto ’l monarca ch’al suo tempo volle
5Far il mondo descriver universo:
Che’l nome di grandezza a gli altri tolle:
O sotto quel che non d’argento terso
Diè ber a’ suoi, ma d’un rivo sanguigno:
Tutti poco, o niente foran verso
10Quest'un ch’io dico; e sì candido cigno
Non fu giammai, che non sembrasse un corvo
Press’al bel viso angelico, e benigno.
E così in atto dolcemente torvo
L’onesta vincitrice in ver l’occaso
15Segnò 'l lito Tirren sonante, e corvo.
Ove Sorga, e Durenza in maggior vaso
Congiungon le lor chiare, e torbide acque;
La mia Accademia un tempo, e’l mio Parnaso;
Ivi, ond’a gli occhi miei il bel lume nacque
20Che gli volse a bon porto, si rattenne
Quella per cui ben far prima mi piacque.