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DEL PETRARCA. xxxiii


L’entrate sue non si vede appunto come fossero, ma però si conosce che potè con esse vivere ne’ termini della modestia onoratamente; perchè1 teneva famiglia assai, e cavalcature, ancorachè la frequenza de’ servitori molto non gli piacesse2; e tra quelli erano la maggior parte3 scrittori; di che a quel tempo a’ pari suoi era gran bisogno, non avendosi la stampa.

Trovo che fu Canonico Lomberiense4; che forse fu il primo beneficio ch’avesse, datogli dal suo amato Vescovo Colonna. Fu eziandìo Archidiacono5, e Canonico di Parma; e di Padova Canonico similmente. Altre cose ebbe, di che non so il nome. M. Bartolommeo da Benevento, uomo di molte lettere, e pratico, ha detto aver letto scritture per le quali si vede come il Petrarca ebbe la Badia di Gavello, detta altramente da Canalnovo, nella diocesi d’Adria, ch’è nei confini di Ferrara, e del Veneziano sul Pò; ed è oggidì beneficio c’ha d’entrata circa scudi 1200.

Scrive esso6 che Papa Innocenzio, che lo voleva per secretario, gli conferì due beneficj, e più ne prometteva. Egli in molti luoghi dice7 contentarsi dello stato suo, e di poter vivere modestamente. Chiara cosa è che mai non volle beneficj curati, e per questo

ricu-

  1. Nelle famil. Ep. 62.
  2. Nelle dopo sen. Ep.49.
  3. Nelle sen. lib. 13. Ep. 8.
  4. Nelle fam. Ep. 60.
  5. Nelle sen. lib. 12. Ep. 1. col. 8.
  6. Ep. 2 . del 1. delle sen.
  7. Nelle sen. lib. 9. Ep. 2. lib. 11. Ep. 3. lib. 13. Ep. 12. e 13.ed Ep. 2. col 8.