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DEL PETRARCA. | xxxi |
colore tra il bianco, e ’l bruno, con occhio vivace. La vista lo servì benissimo fino a 60. anni passati: di poi ricorse agli occhiali. Non era di forze molte1, ma destro a saltare, e veloce nel corso, e calido per natura; e però aveva l’estate per nimica, e massime il Settembre. Mangiava frutti2, ed erbe volentieri, e nella sua gioventù bevve sempre acqua, ed invecchiando usò il vino temperatamente; serbando in costume la sera di bere acqua; la quale dice esso che gli toglieva ogni fastidio che sentisse nello stomaco.
Del mangiar carne non fu molto amico, anzi soleva dire che3 se GESU’ CRISTO Sig. nostro non avesse mangiato carne, e bevuto vino, ch’esso gustato non avrebbe. Non volentieri si trovava a conviti magnifici, e rare volte si levava da tavola ch’avesse saziata la fame.
Digiunava tutta la quaresima4, e le vigilie, ed ogni venerdì faceva il digiuno5 in pane e acqua; e così continuò fino alla vecchiezza.
Giovanetto si dilettò d’andar pulito6, e pettinato, ed usava lo specchio. Suonava di liuto7, e l’usò fino alla vecchiezza, e se ne fa menzione nel suo testamento.
Fu
- ↑ Nelle sen. lib. 11. Ep. 1. e 2. e nelle dopo sen. Ep. 23.
- ↑ Nelle fam.. Ep. 117.
- ↑ Nelle sen. lib. 12. Ep. 9. col. 13. e lib. 15. Ep. 3. col. 3.
- ↑ Nelle sen. lib. 12. Ep. 1. col. 9.
- ↑ Nelle dopo sen. Ep. 29. e nel lib. 3. in versi Ep. ad amicum Transalpinum.
- ↑ Nelle sen. lib. 11. Ep. 5. e nelle fam. Ep. 25.
- ↑ Nel colloq. 2. col. 11.