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108 | P R I M A |
Canzone, io t’ammonisco
Che tua ragion cortesemente dica:
115Perchè fra gente altera ir ti convene;
E le voglie son piene
Già dell’usanza pessima, ed antica,
Del ver sempre nemica.
Proverai tua ventura
120Fra magnanimi pochi, a chi ’l ben piace:
Di’ lor: Chi m’assicura?
Io vo gridando: Pace, pace, pace. -
CANZONE XXX.
Mi guida Amor; ch’ogni segnato calle
Provo contrario alla tranquilla vita.
Se ’n solitaria piaggia, rivo, o fonte,
5Se ’n fra duo poggi siede ombrosa valle,
Ivi s’acqueta l’alma sbigottita;
E, com’Amor la ’nvita,
Or ride, or piagne, or teme, or s’assicura;
E ’l volto che lei segue, ov’ella il mena
10Si turba, e rasserena,
Ed in un’esser picciol tempo dura:
Onde alla vista, uom di tal vita esperto
Diria, Questi arde, e di suo stato è incerto.
Per alti monti, e per selve aspre trovo
15Qualche riposo: ogni abitato loco
È nemico mortal degli occhi miei.
A ciascun passo nasce un penser novo
Della mia donna, che sovente in gioco
Gira ’l tormento ch’i’ porto per lei:
20Ed appena vorrei
Cangiar questo mio viver dolce amaro:
Ch’i’ dico; Forse ancor ti serva Amore
Ad un tempo migliore:
For-