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94 | P R I M A |
Pensosa mi rispose, e così fiso
Tenne ’l suo dolce sguardo,
90Ch’al cor mandò con le parole il viso.
Siccome piacque al nostro eterno padre;
Ciascuna di noi due nacque immortale:
Miseri, a voi che vale?
Me’ v’era che da noi fosse ’l difetto.
95Amate, belle, giovani, e leggiadre
Fummo alcun tempo; ed or siam giunte a tale,
Che costei batte l’ale
Per tornar all’antico suo ricetto:
I’ per me sono un’ombra: ed or t’ho detto
100Quanto per te sì breve intender puossi.
Poi che i piè suoi fur mossi,
Dicendo, Non temer ch’i’ m’allontani;
Di verde lauro una ghirlanda colse;
La qual co le sue mani
105Intorno intorno alle mie tempie avvolse.
Canzon, chi tua ragion chiamasse oscura,
Dì, Non ho cura: perchè tosto spero,
Ch’altro messaggio il vero
Farà in più chiara voce manifesto.
110Io venni sol per isvegliare altrui;
Se chi m’impose questo,
Non m’ingannò, quand’io partì da lui.