Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
xii | V I T A |
Lomberiense, e fratello di Giovanni Cardinale, il quale ad un tempo medesimo era stato col Petrarca allo studio in Bologna discepolo di M. Gio: Andrea, benchè domestichezza non avessero insieme, se non di poi ritornato in Avignone. E dice il Petrarca che ’l detto Vescovo caramente l’amava come fratello: Delectatus1 meo vulgari stilo, in quo tunc juveniliter multus eram. E di questa loro amicizia, e carità n’ha fatto testimonio in più luoghi delle sue Rime, ed Opere Latine in versi, ed in prosa. Scrive ancora che, volendo il prefato Signore visitare la sua Chiesa Lomberiense in Guascogna, ch’oggidì da’ paesani Lombes si chiama, lo pregò ad andar seco: ove passò l’estate; della quale con molta dolcezza si ricordava. Allora fece amicizia con un giovane, famigliare del detto Vescovo, oltramontano, di gentilissima natura, il quale poi nelle scritture sue nomina Socrate, ancorachè per nome proprio Lodovico si chiamasse; e durò quella benevolenza con la vita, che furono più di 30. anni, come scrive2.
Tornato in Avignone si ritenne in casa di Giovanni Cardinale Colonna; che così volle il Vescovo, acciocchè abitassero insieme; ove non manco fu dal Cardinale, che dal Vescovo amato.
In quel tempo, come Dio permise, cadde il Petrarca d’età di 23. anni ne l’amore di Madonna Laura, del quale poi nacquero tante belle composizioni.
Chi fosse Madonna Laura, ed in che luogo, e come di lei s’innamorasse, molte cose da al-