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postvma. 59

XXXV.


     Quando nell’ombra de’ tuoi negri occhioni
Improvvise balenano e procaci
Le cupidigie che arrossendo taci
E mi tenti e mi sgridi e mi perdoni;

     Quando, fingendo di negar, mi sproni
Co’ tuoi sorrisi alle carezze audaci
Ed alle mie lascivie ed a’ miei baci
L’umida bocca e l’anima abbandoni;

     Quando a’ ginocchi delirar mi vedi,
E il silenzio ci avvolge e il dì s’invola
E non contendi più, ma sol concedi;

     Oh, se d’amore eterno una parola
M’esce dal labbro allor, credila, credi.
Poichè s’ama così una volta sola.