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postvma. | 49 |
XXV.
Quando scesi di botte al Vaticano
Lo Svizzero di guardia raffreddato
Sternutiva in modo così strano
Che dissi — piove! — e mi tirai da un lato.
Egli intese e muggì — Mein herr taliano,
Da che paese star ti capitato? —
Io pronto replicai: Son di Milano;
E lei, di grazia, in che cantone è nato?
Lo Svizzero levò le man pelose.
M’afferrò, mi battè contro al portone,
Ed arrotando i denti mi rispose:
Ti, puzzurre, star nato in un cantone,
Ma mia città star crande e star craziose;
Ssò Ffrascatano, ssò, prute pufone!