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610 adjecta.

II.


     E tu pure una madre, o poveretto,
avesti un dì che ti cullò cantando,
che ti amò, che sperò, beata quando
4sorrider ti vedea sovra il suo petto.

     Povera madre! e t’abbracciava stretto,
del torbido avvenir forse tremando;
poi, moribonda, il viso tuo cercando,
8dal profondo del cor t’ha benedetto.

     Ben fortunata se nel suo materno
sogno non divinò l’orror del vero
11e della vita tua tutto l’inferno,

     nè ti vide morir nel vitupero,
nè ti seppe scagliato, ultimo scherno,
14nella fogna di tutti al cimitero!