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adjecta. 603

SCIOPERO IN RISAIA


Sull’argine fangoso e desolato,
     sotto il ciel che s’oscura,
come ingiunto gli fu veglia il soldato
     4e guarda la pianura.

Non un canto lontan, non un susurro
     dai muti casolari;
non un allegro fil di fumo azzurro
     8s’alza dai focolari.

Sol di bimbi affamati un gemer lento
     sembra morir lontano....
La fame, la miseria e lo spavento
     12pesan sul triste piano!

Pensa il soldato: — «Ahimè, lacrime umane
     «noi vi freniam con l’armi!
«Oggi, se a casa mia non c’è più pane
     16«ci saranno i gendarmi!»