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adjecta. | 545 |
IN MORTE DI MANLIO GARIBALDI
Chiusa la tomba, nel silenzio eterno
non dormiranno i morti e il giovinetto,
dall’amplesso paterno
4riconfortato e stretto,
— Padre — susurrerà — padre, mi senti?
Io sono il Manlio tuo, son la carezza
che degli anni cadenti
8t’addolcì l’amarezza!
Ma non mi domandar, dell’infelice
terra che amammo, le sinistre sorti.
O, tre volte felice
12chi riposa tra i morti!
Meglio narrarmi come un dì lanciavi
al fiero assalto le camicie rosse
e la terga incalzavi
16delle schiere percosse.