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22 | postvma. |
VI.
Si fractus illabatur orbis Horat. |
Vieni Nerina! Siediti
Lieta sui miei ginocchi
E ti scintilli cupida,
La voluttà negli occhi;
Vieni, ed il collo cingimi
Con le soavi braccia,
Io nel tuo sen che palpita
Nasconderò la faccia.
Squarci la terra i fumidi
Visceri suoi profondi.
Crollino i cieli e riedano
Infranti al nulla i mondi,