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NEL CINQVANTESIMO QVARTO ANNIVERSARIO
DELLA MIA VENVTA AL MONDO
QVESTI DVE SONETTI
A ME STESSO
BENE AVGVRANDO
OFFRO
I.
In alto, in alto, de le bianche stelle
per la divina e scintillante via,
sopra i venti, le nubi e le procelle,
4in alto, in alto ascendi, anima mia.
Gitta il carico reo d’ossa e di pelle,
vesta di tradimento e di bugìa,
poichè col latte de le sue mammelle
8te la incorrotta Verità nudrìa.
E sali e sali nell’azzurro immenso
dove il sol non ha più forza e governo,
11dove nulla è finito e nulla è denso;
e nel salir del tramite superno,
l’immortale vedrai, negato al senso,
14splendor della Giustizia e il Vero eterno.