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APENNINO
O monti, albergo di pace infinita,
ancor nel vivo ricordo rimane
il susurrar delle chiare fontane
4tra la fragranza dell’erba fiorita
e il tremolar della luce salita
coll' alba fresca alle cime lontane
nel rado vel delle nebbie montane
8su i boschi pieni di canti e di vita
e nel tepor della rorida mane
fioco il belar dell’agnella smarrita
11od il rintocco di meste campane....
Oh, nel mister della selva romita
fuggir con lei dalle cure mondane
14e tra i capelli sentir le sue dita!