E tu, secol civile,
che l’onta tua non vedi, 21tu ti trascini ai piedi
di questa imagin vile
e strisci e baci e preghi 24e la pietà rinneghi!
Or va! Poi che tu mostri
del cor la lue profonda, 27va! Nella polve immonda
bene al tuo Dio ti prostri.
È il Dio dell’oro e ormai 30più degno Iddio non hai.
Ma bada! Una saetta
squarcia la densa notte. 33Mandan le nubi rotte
un urlo di vendetta....
Bada! Vedrai tra poco 36piovere sangue e foco
e l’hai voluto! Ultrice
l’ora t’incalza e stringe, 39la terra ti respinge,
il ciel ti maledice
e al colpo che t’uccide 42il tuo Mammona ride!