od il veron coperto
dai fior di primavera,
da cui, nel raggio incerto 44de la morente sera,
rise ne l’aere aperto
la bocca lusinghiera
che all’inesperto core 48prima insegnò che cosa fosse amore.
Ahimè, che il sogno lieve
come un soffio è passato
e ognun riprende in breve 52il libro abbandonato!
Vincendo il tedio greve
del lavoro forzato,
la lotta per la vita 56a se le menti giovanili invita.
O vita mal concessa,
che dura legge è questa
se su la soglia istessa 60bieco il dolor ci arresta,
se, già dai fati oppressa,
l’anima che si desta
mentre dispiega il volo, 64sente l’ala spennarsi e cade al suolo?